28 agosto 2010

...a proposito di scuola

La Germania, diversamente dall’Italia, è uno Stato federale. Questo comporta la differenziazione, all’interno di ogni Bundesland (regione), del Sistema Scolastico. Ogni Bundesland ha il proprio sistema di istruzione. A Berlino l’obbligo scolastico va dai 6/7 anni (1° classe) fino ai 15/16 anni (10° classe). Sono previsti 6 anni di scuola primaria (Grundschule), di cui i primi due sono denominati Schulanfangphase, cioè fase scolastica iniziale. All’età di 12 anni gli alunni sono indirizzati dagli insegnanti e dai genitori nelle diverse scuole secondarie di primo livello (Sekundar Stufe I) per assolvere l’obbligo scolastico. Sono presenti diverse scuole secondarie di primo livello suddivise per grado di difficoltà.
Gymnasium: è la forma di istruzione più elevata, corrisponde al nostro liceo. Si studia fino alla 13° classe, conseguendo a 19 anni l’Abitur che permette l’ingresso all’Università o a Scuole di specializzazione (Fachhochschule).
Gesamtschule: struttura scolastica che comprende tre diversi livelli d’istruzione. Frequentando il livello più alto si consegue l’ Abitur o il Fachabitur che si ottiene alla fine della 12 classe e permette l’ingresso alle Fachochschule (scuole di specializzazione inferiori all’Università), con gli altri due livelli si conseguono il Mittlerer Schulabschluss o l’Hauptschulabschluss.
Realschule: gli obiettivi formativi riguardano conoscenze di base a carattere generale e i percorsi prevedono un’aria opzionale di insegnamenti con livelli di competenza differenziati. La Realschule offre un diploma medio(Mittlerer Schulabschluss precedentemente nominato Realschulabschluss) che è la condizione preliminare per una serie di offerte culturali qualificate professionalmente e per accedere agli studi secondari superiori.
Hauptschule/Sondernschule: scuola dell’obbligo poco selettiva, offre un istruzione di base a carattere pratico. Durante gli ultimi due anni sono previsti brevi periodi di pratica in azienda. Il diploma che si ottiene è l’Hauptschulabschluss (al termine della 9° classe) o l’erweiteter Hauptschulabschluss (al termine della 10° classe). Se si vuole proseguire negli studi, in quanto si ritiene di avere le capacità per farlo, c’è la possibilità di sostenere un esame e di ottenere il Mittlerer Schulabschluss, che consente l’accesso agli studi secondari superiori.
Assolto l’obbligo scolastico vengono offerte diverse opportunità a seconda del tipo di diploma raggiunto.
I ragazzi che sono stati avviati al Gymnasium oppure alle Gesamtschule proseguono il proprio corso di studi (Sekundar Stufe II) fino ad ottenere l’Abitur. I ragazzi che hanno conseguito un Mittlerer Schulabschluss possono entrare in percorsi di tipo scolastico/professionale per altri due/ tre anni (Fachoberschule, Berufsfachschule). Tutti gli altri giovani che sono in possesso dell’erweiteter Hauptschulabschluss o solamente dell’Hauptschulabschluss accedono al cosiddetto Sistema Duale oppure entrano in formazione scolastica (Schulische Ausbildung).

A Berlino esistono 18 scuole elementari europee per le nove lingue partner inglese, francese, russo, italiano, spagnolo, greco, portoghese, turco e polacco.

Nina è iscritta alla Finow-Grundschule, scuola elementare bilingue italo-tedesca http://www.finow-grundschule.cidsnet.de

Schultüte


Oggi è stato il primo giorno di scuola di Nina. Stamattina siamo usciti di casa con in spalle la cartella e in mano il Schultüte pieno di cioccolato, caramelle e qualche giochetto. Il piccolo Olmo non avrebbe mai accettato di vedere sua sorella ingurgitare un mucchio di dolcezze, stando semplicemente lì a guardare, e così anche lui è stato omaggiato del suo kleine Schultüte, ben imbottito di dolcetti, mangiati ancor prima che iniziasse la festa di benvenuto di sua sorella. Che emozione il primo giorno di scuola, forse più per le mamme e forse ancor di più per le nonne, che stamattina ho visto piagnucolare, quando il direttore ha chiamato sul palco il nipotino caro, ben pettinato e tutto vestito a puntino. Il primo giorno di scuola i nostri bambini ci sembrano improvvisamente un pochino più grandi o forse siamo noi che vogliamo vederli così per aver meno paura a lasciarli andare. Li immagino mentre entrano in classe, tutti vicini, stretti stretti per non sentirsi troppo soli, contenti e allo stesso tempo impauriti. Si guardano intorno, prendono posto al proprio banco. I nuovi compagni sono tanti, il più coraggioso si fa scappare un sorriso, forse più isterico che altro. Nessuno parla e dentro il petto il cuore batte forte. La maestra chiama il loro nome e inizia una nuova vita.

***From Wikipedia, the free encyclopedia:
A "Schultüte" (or School Cone, even though the word "Tüte" translates more as "bag" from German), often also called Zuckertüte ("sugar bag", especially in Eastern Germany) is a paper (and later plastic) bag in particular.When children in Germany set off for their first day in school upon entering first grade, their parents and/or grandparents present them with a big cardboard cone, prettily decorated and filled withtoys, chocolate, candies, school supplies, and various other goodies. It is given to children to make this anxiously awaited first day of school a little bit sweeter.

27 agosto 2010

post da " Tre uomini in Barca"

Il giardino del palazzo in cui abbiamo vissuto in Agosto

Quando vivevo a Milano ascoltavo tutto il giorno Radio Popolare. Non che qui a Berlino io non lo faccia più, ma ho ridotto gli orari sintonizzandomi solo durante alcune trasmissioni, per lo più quelle di informazione, che mi servono per rimanere aggiornata, dal momento che vivo in un paese in cui si parla tedesco, lingua che, nonostante viva quì da un anno e me ne vergogno, non capisco assolutamente, nemmeno un pochino, fatta eccezione per qualche basilare formalità. Essendo appunto un' ascoltatrice accanita della radio, quando mi accorsi che la nostra partenza coincideva con la messa in onda della trasmissione "Tre uomini in barca", decisi di scrivere alla redazione per proporgli il nostro viaggio "Kaffa family. Milano-Berlino, un trasloco tutto da inventare" e furono entusiasti. Un viaggio senza ritorno era il primo che gli veniva proposto e decisero di seguirci. Qualche giorno prima della nostra partenza, mi telefonarono e raccontai in diretta i preparativi, passando, come sempre, per la ragazza disorganizzata e un pò distratta che nemmeno si portava qualche maglione in valigia, credendo ingenuamente che a Berlino in agosto facesse caldo. Per chi non la conoscesse, la trasmissione consiste appunto nel seguire i viaggi degli ascoltatori che si offrono di mettere in condivisione le loro avventure. I partecipanti inviano in redazione i loro racconti che vengono inseriti nel blog e letti in diretta. Quelli che riporto qui sono i post che spedii alla trasmissione, scritti lo scorso Agosto, il nostro primo mese berlinese, quello speso sostanzialmente nella ricerca della nostra nuova casa.

1° post: .... chi va piano va sano, lontano e a Berlino!!
Sono passati solo 5 giorni da quando parlando in radio della nostra imminente partenza mi resi conto realmente per la prima volta di quello che stavo per fare e ora sono già seduta a più di mille chilometri di distanza dalla mia solita vita.
Incredibile ripensare a quante cose siamo riusciti a fare negli ultimi giorni per arrivare fin quì...
Partiti da Finale Ligure con il camperino ereditato, accuratamente revisionato, trapassato e assicurato e con dieci litri di passata di pomodoro, un barattolo di peperonata e due casse di Pigato arriviamo a Milano e le batterie, per motivi ancora ignoti, decidono di suicidarsi entrambe lasciandoci a piedi in piazzale Susa. Il giorno seguente un simpatico elettrauto di inizio agosto ci spenna sapendo di essere l'unica speranza per la nostra partenza. Depressi decidiamo di rinviare tutto di un giorno e andiamo alla piscina Ponzio a salutare l'estate.
Partiremo domenica 2 Agosto verso le 17.00 arriveremo a Berlino il giorno seguente alle ore 20.00...
Tra mezz'ora terminerà il nostro primo giorno qui. Non abbiamo fatto granchè quest'oggi, ci vuole un attimo di tempo per ambientarsi..
Per tutto il pomeriggio i bambini hanno dormito, il viaggio deve averli stancati, ed io ho guardato molto fuori dalla finestra. Il giardino di questo palazzo è bellissimo...vi mando una foto.
Domani inizieremo ad occuparci del nostro futuro per oggi siamo ancora in Vacanza!!
..Auf wiedersehen..

2°post: zoologischer garten
Essere genitori di due bambini piccoli in estate è lavoro duro e a tempo pieno. Se durante l'inverno l'asilo li tiene occupati per buona parte della giornata, quando arrivano le vacanze estive, fin dal primo mattino, tocca a mamma e papà trovare ogni giorno il modo di farli divertire......e questo vale anche a Berlino!!
Oggi siamo stati allo ZOO. Non è stato facile mediare tra l'entusiasmo incontenibile dei bambini e la tristezza che ci trasmettevano gli sguardi degli animali in gabbia..

3°post : bbq
Oggi nel giardino del palazzo in cui viviamo è stata organizzata una grigliata…proprio così, in quello che noi a Milano chiamiamo giardino condominiale, dove spesso non possiamo fare niente se non parcheggiarci, se siamo fortunati, la macchina o il motorino, qui c’è stata una grigliata con barbeque, salsicce, birra, bambini mezzi nudi e tutto il resto…e noi siamo stati invitati…era il nostro primo invito!! Funzionava che ognuno portava qualcosa e noi oltre al Pigato “vai sul sicuro” abbiamo preparato un’ insalata di farro con pomodorini e olive tagiasche e una crostata con la marmellata di fichi del nonno . E’ andata bene, a parte Nina che da quando ha capito che a Berlino nessuno parla italiano odia tutti indiscriminatamente.
Così oggi pomeriggio abbiamo concluso la nostra prima settimana berlinese alla brace..abbiamo girato tanto in questi giorni con il camperino: Friedrichshain, Neukolln, Prenzlauer Berg, Mitte, Schoneberg… stiamo cercando di farci un’ idea, anzi più di una ……e per ora “ser gut!!!”.

4°post: parte 1°: kinderfhrradanhanger
Berlino è la città ideale per i bambini, così perfetta da sembrare finta; negli occhi di Nina vedo uno strano bagliore di chi crede di aver traslocato direttamente in una Favola.
Qui i bambini viaggiano seduti su carretti colorati ( appunto il kinderfhrranhanger ) trainati dalle biciclette di mamma e papà…e come potevamo noi non farlo? Che impresa però trovarne uno usato ad un prezzo accettabile!! Alla fine lo abbiamo portato via per 40 euro ad una tedescona madre di due gemelle ormai troppo cresciute per infilarsi ancora lì dentro.
Così ieri pomeriggio abbiamo fatto il nostro primo giro su due ruote ..il quartiere in cui stiamo momentaneamente vivendo è Kreuzberg, abbiamo perlustrato i paraggi, costeggiando il fiume tra prati e boschi. Non essendo abituati a trovare tutta questa natura in città ad un certo punto Nina ha chiesto “ papà quando torniamo a Berlino?”
Pedalando verso casa ci siamo imbattuti in un negozio di prodotti italiani e Albi ha pensato bene di comprare una confezione di Campari per spruzzarci il bianchino, in fondo ad ognuno di noi manca qualcosa, a modo suo…
Stanotte ha piovuto molto ed oggi è tutto un po’ grigio; i bambini fremono che vogliono uscire perché qui le aree di gioco nei parchi ( kinderspielplats) , che noi chiamiamo più semplicemente “giochetti” sono dei posti stupendi con costruzioni assurde dove si può fare davvero di tutto, luoghi che per un genitore milanese più che parco Solari gli ricordano Gardaland; Nina e Olmo passerebbero tutto il giorno lì a giocare anche perchè sono sempre pieni di bambini. Olmo per farmi capire che vuole uscire mi rincorre per casa con le scarpe in mano dicendomi “ bimbi mamma bimbi…. “.
Papà Albi intanto è sempre in cerca di una connessione internet per guardare gli annunci di case in affitto; questa mattina avrà spedito una ventina di e.mail in tutta la città,ora aspettiamo le risposte e stiamo a vedere!
Mamma Cri

Parte 2°: Ralf Reich
Sono ormai dieci giorni che siamo quì e abbiamo iniziato a dare un occhio in giro per cercare una casa che ci dovrà ospitare in vista di un’esate che finirà a breve e di un inverno berlinese di cui non abbiamo ancora idea, ma a pensarci ci viene la pelle d’oca.
Il nostro budget non può superare i 700 euro e per questa cifra si riesce a trovare una bella sistemazione con due stanze più cucina, bagno e riscaldamento incluso.
I quartieri dove stiamo cercando sono fondamentalmente tre: il famoso Kreuzberg, popolato da una numerosa comunità turca ma anche ormai inflazionato e trendy ; Friedrichshain quartiere dell’est diviso in due dalla grande Karl Marx Allee ormai ultimo baluardo della scena squotter berlinese e il vicino Prenzlauer Berg più alla moda e turistico.
Come capo famiglia ed unico che parla bene almeno l’inglese ho organizzato degli appuntamenti nell’arco della giornata per visitare qualche appartamento.
Quando siamo arrivati davanti al primo portone era aperto e quindi come da indicazioni dateci da Ralf siamo saliti al secondo piano prima porta a sinistra. Abbiamo suonato il campanello e ci ha aperto un ragazzone in mutande, mi sono presentato “Hi Ralf, I'm Alberto!” ma alla vista di questa simpatica famiglia inaspettata il ragazzone in mutande è rimasto basito; purtroppo non era quella la casa che stavamo cercando e ho capito di aver confuso gli indirizzi e di essere finiti in un appartamento a caso.
A questo punto abbiamo chiamato il vero Ralf Reich ma si era fatto troppo tardi perché lui potesse aspettare che attraversassimo mezza città, visto che avevamo completamente sbagliato quartiere. Così siamo finiti ai soliti “giochetti” che per fortuna sono sempre dietro l’angolo.
Papà Albi

5°post: Das Leben der Anderen
Un'altra settimana è finita, oggi è domenica e qui a Berlino c’è stato un caldo pazzesco…
Sono stati giorni intensi, dedicati alla ricerca di una casa. Il nostro metodo è infallibile: guardare gli annunci in Internet, scegliere tutte le occasioni che fanno al caso nostro, telefonare o scrivere una e.mail chiedendo quando è possibile vedere la casa e presentarsi agli appuntamenti allegri , carini…e pieni di speranze!
Abbiamo visto appartamenti di tutti i tipi: da seminterrati bui a ultimi piani con vista sui tetti di mezza città,in palazzi mezzi distrutti o eleganti e dipinti di fresco; appartamenti piccoli e grandi, con due stanze, tre ma anche una sola…alcuni con il giardino, il balcone o il terrazzo; alcuni ormai completamente vuoti, altri mezzi impacchettati, altri ancora con le tazze sporche della colazione nel lavandino. Alcune persone organizzano delle specie di open day, cioè convogliano tutti quelli interessati lo stesso giorno alla stessa ora ,così aprono la casa una volta soltanto e tutti compilano un foglio con i dati personali e poi aspettano di venir ricontattati nei giorni a seguire; in questi casi si tratta sempre di offerte sensazionali di case bellissime a prezzi stracciati e quindi arrivano tantissime persone, un giorno eravamo così in tanti a gironzolare nelle stanze di una casa che ho avuto paura che potessimo crollare all’improvviso al piano di sotto. Una mattina siamo stati a casa di Tim un tedesco con la paranoia di affittare casa agli italiani perché sono tutti zozzoni e ubriaconi e poi nemmeno era mezzogiorno e subito ha stappato una bottiglia di vino e sono uscita di lì mezza brilla e mi son chiesta chi fossero gli ubriaconi…poi siamo stati da Udo che subaffittava il suo appartamento tenendosi una stanza per sé, dove sarebbe venuto ogni giorno a lavorare; una casa strana, con due cucine, in una delle quali c’era la vasca da bagno, così sdraiata nel mezzo tra una panca e una credenza, che dava proprio l’idea di essere nel posto sbagliato e pensavo a me e a come avrei potuto farmi una doccia tranquilla se Udo fosse stato lì a farsi un caffè..e stamattina siamo stati in un quarto piano, bella casa, forse la più grande che fino ad ora abbiamo visto, luminosa con il balcone; la proprietaria aveva una figlia di 15 mesi e non so perché ma mi sembravano tristi e mi sono immaginata che dovevano andarsene da quella bellissima casa perché il padre della bimba le aveva lasciate e non potevano più permettersi tutto quello, che poi nemmeno gli serviva; allora mi sono messa tristezza e non vedevo l’ora di uscire da lì ed ho pensato che forse per questa settimana ero entrata in troppe vite ed ero forse un po’ stanca ..così siamo andati a casa, io ho letto tutto il pomeriggio ed ho anche pianto, perché il libro di Anna Negri è bellissimo e al tramonto ho messo Transa di Caetano Veloso ed ho cantato quella che fa “ it’s a Long way, it’s a long way… ….” ed ero di nuovo felice!! cri

Ciao ragazzi, questo non è un post ma un messaggio per voi “3”.
oggi ( mercoledì 19 agosto) vi abbiamo sentiti in trasmissione ed è stato bellissimo sapere che state seguendo la nostra avventura qui a Berlino…
vi scrivo per dirvi che però una casa non l’abbiamo mica trovata,
(voi siete stati tenerissimi nella vostra anticipazione di fine puntata, anzi ci siamo sentiti veramente “fighi”, ma non è vero cavolo che abbiamo trovato casa…. la casa ancora SA’ DA CERCA’ !!!! ) la foto che vi ho allegato nello scorso post (avete detto che lo leggerete domani e infatti farò di tutto per riuscire ad ascoltarvi!!!) è la stanza della casa in cui stiamo alloggiando provvisoriamente….anzi, proprio adesso stiamo uscendo per un appuntamento..quindi l’avventura continua!!! Vi ascolto domani….grazie mille di tutto…e vi scriverò prestissimo!!..

6°post ANMELDUNG
Agosto è quasi finito e noi a che punto siamo? Stanchi sicuramente, di girare tutta la città in lungo in largo da un appuntamento all’altro…
Domani incontreremo la signorina Apicella, una simpatica berlinese di origine italiane che lavora in un centro di assistenza per stranieri, un posto dove vieni aiutato ad affrontare i meccanismi burocratici a cui vai incontro dal momento in cui decidi di vivere qui, questioni per le quali, improvvisamente, l’inglese che ti aveva risolto fino ad oggi ogni cosa, non serve più a niente, in quanto quella berlino multiculturale che noi tutti conosciamo, sparisce in un baleno per lasciar spazio a complicatissimi moduli da compilare, scritti solo in tedesco… se vuoi prendere una casa devi presentare dei documenti, ok ma quali? E poi dopo devi registrare il tuo domicilio, si ma come? E poi c’è l’assistenza sanitaria da pagare e i sussidi per i figli da richiedere e l’iscrizione all ’asilo ecc.ecc… menomale che la signorina Apicella parla italiano e inoltre nel giardino del suo ufficio ci sono delle caprette, così mentre i bambini si intratterrano con i suoi animali noi le chiederemo tutto il possibile e immaginabile…perché a questo punto posso dire che ci sono ben 3 appartamenti, tra le decine e decine che abbiamo visto, che farebbero proprio al caso nostro e il passaggio seguente è presentare i documenti necessari per fare una richiesta d'affitto.
Papà Albi in realtà non si arrende e continua imperterrito a prendere appuntamenti perché dice che magari si trova ancora di meglio; Nina nel frattempo inizia a credere che forse, dei compagni di scuola che parlano tedesco non fanno così schifo e questa mattina andremo a vedere un asilo; Olmo dal suo piccolo ha imparato a dire “ bye bye!” e saluta tutti contento, mentre io ho pensato che oggi provo a vedere se trovo due mozzarelle perché è venuto il momento delle melanzane alla parmigiana!!

7°post ZU HAUSE
Oggi è un nuovo giorno ! Nina lo dice ogni mattina ultimamente, deve averlo sentito in qualche cartone animato, si immedesima sempre in quei piccoli personaggi colorati e poi parla a noi come se fossimo i sette nani e lei Biancaneve o noi i giocattoli e lei lo sceriffo di Toy story..
Ma oggi a dirlo sono io,perché dopo una settimana incredibilmente faticosa passata a compilare questionari, firmare documenti, inviare fax, ricevere e.mail, correre da un ufficio all’altro, attendere risposte e controrisposte, oggi la Kaffa family ha finalmente depositato i soldi della caparra di quella che sarà “LA SUA NUOVA CASA” !!!
Ebbene sì, oggi è il 31 agosto, un mese esatto dal nostro arrivo qui a Berlino e la prima parte della missione si può dichiarare conclusa e con ottimi risultati; abbiamo un contratto a tempo illimitato, per un appartamento bellissimo, proprio come lo volevamo noi!!
Siamo felici tanto…. tanto… tanto.
Giovedì avremo le chiavi e sarà tutto nostro…tutto,insomma….l’appartamento è grande e bello, questo sì, ma al suo interno non c’è proprio niente, a parte “le cose” del bagno, il lavandino e i fornelli in cucina, per il resto è completamente vuoto…non c’è una mensola, non un materasso .
Ha inizio così la seconda parte della nostra ricerca: comprare i mobili e gli attrezzi indispensabili per la vita quotidiana…
Come prima cosa abbiamo fatto un elenco scritto di quello che riteniamo fondamentale, che saranno quindi le prime cose che cercheremo di rimediare, lo scopo è spendere il meno del meno possibile per avere tutto il necessario, quindi guarderemo in rete gli annunci privati , poi andremo nei negozi dell’usato, nei bazar turchi e nei “tutto a un euro” e infine nei week.end rovisteremo nelle bancarelle dei vari mercatini delle pulci ..
…e l’avventura continua!
Mamma Cri

8°post…der Traum
Sabato 12 settembre. Oggi qui a Berlino è una giornata stupenda; il cielo è azzurro, il sole splende e l’aria fresca ci informa che l’autunno è ormai alle porte. Sul nostro balconcino potrei restarci tutto il giorno, l’altro ieri ho iniziato un nuovo libro molto piacevole, ieri abbiamo comprato una sedia assai comoda, possiedo caffè e sigarette….peccato che Albi sia letteralmente impazzito per il bricolage ed è un continuo andare al magazzino del fai da te per comprare legni, pitture, attrezzi ecc…ecc…ora mi propone di costruire il letto di Olmo che è rimasto il solo ad avere ancora il materasso per terra e a malincuore rimando la mia giornata ideale ad un futuro prossimo imprecisato.
Quest’ultima settimana è passata in perfetto stile Kaffa family, ancora una volta su e giù per la città passando da una casa ad un'altra, abbiamo comprato cose da persone di mezzo mondo che a breve sarebbero tornate a New york, a Londra, a San Francisco.. spesso dove abbiamo comprato siamo usciti con degli extra in regalo, così la signora che ci ha venduto il frigorifero ci ha regalato stoviglie e vettovaglie, la ragazza della credenza ci ha regalato un tavolino e una libreria e ogni sera siamo tornati a casa con il furgoncino pieno di ogni cosa..
Arredare un appartamento è assai divertente, insomma a chi non piacerebbe uscire con il portafoglio gonfio per comprare “ quel divano che tanto volevo, quella scrivania che tanto desideravo, quel letto che tanto sognavo” … ma ho scoperto che dà molta più soddisfazione se non sei tu a scegliere cosa comprare, ma la necessità e il destino ti fanno portare a casa la cosa più utile ed economica che hai trovato e poi tu decidi solo dove metterla, magari se ripitturarla o con due viti dargli una raddrizzatina.. Albi dice che ogni volta che aggiungiamo un pezzo, all’inizio sembra non c’entri niente con tutto il resto, ma se lasci passare qualche ora, quando lo riguardi ti sembra perfetto per essere tuo in casa tua….

Ultimo post : Auf Wiedersehen
L’estate è finita e con lei anche i nostri racconti si concludono. Spero sia stata piacevole la nostra compagnia e che vi sia piaciuto gironzolare con noi per le strade di Berlino.
Le faccende organizzative le abbiamo quasi tutte risolte e tra poco ogni cosa sarà pronta per attendere l’arrivo dell’inverno.
Se passate di quì provate a cercarci……..
a Friedrichshain di Kaffa family ce ne è una sola..!!
A prestissimo MAMMA CRI & co

L'appartamento d'Agosto

Lo sguardo triste da dentro la gabbia

Il vero portone di Ralf Reich

eccomi qui

C'è voluto un anno per convincermi a dare vita a questo blog. Un anno passato particolarmente in fretta, estremamente emozionante, per certi versi faticoso e in certi momenti anche triste, ma a conti fatti un anno fantastico e indimeticabile. Decidere di trasferirsi così lontano, abbandonando la casa che ti ha protetto e coccolato per anni e la città in cui vivono tutte le persone a cui vuoi bene, non è stata una scelta facile. Berlino, così grande e sconosciuta, inizialmente mi faceva paura. Sapevamo solo cosa stavamo lasciando, che nonostante tutto quello che non ci piaceva e ci faceva soffrire, era comunque un luogo famigliare, fatto di certezze e abitudini che ci appartenevano e che sapevamo gestire.

Girando in rete ho trovato queste parole:
"L'andirivieni di giovani italiani a Berlino è come un opera teatrale, scritta da due autori, a quattro mani: da una parte dal desiderio e dall´altra dalla curiosità. I personaggi sono anonimi, le loro storie un continuo tentativo di risolvere definitivamente la vita come una equazione aritmetica.Per alcuni di loro, Berlino non è altro che la continuazione di uno di quei videogiochi che hanno giocato da bambini, nelle sale da gioco. Si lancia il primo gettone e si spera che il gioco duri il più a lungo possibile. Se sei bravo o fortunato, riconquisti una vita persa o riesci ad avere un punteggio elevato, che ti permette di vincere una nuova partita. Per tutti i giocatori, quando il punteggio è basso, arriva peró poi, in maniera scontata, il momento del conto alla rovescia. É il momento in cui sullo schermo appare la scritta lampeggiante "Inserisci un gettone". Allora devi decidere se continuare il gioco e rischiare di nuovo tutto o mandare tutto al diavolo e tornartene a casa".